La Latta
Intendo il giocattolo fatto di latta. E non è mia intenzione ripetermi qui con notizie già dette e rilette sia sui libri che sul web. Voglio solo esternare la mia esperienza che mi ha portato ad apprezzare questo materiale che tanto ha contribuito allo sviluppo e alla diffusione del gioco in tutto il mondo. Personalmente, oggi, con il senno di poi, apprezzo di gran lunga più un giocattolo di latta, piuttosto che qualunque altra tipologia di gioco; alle borse scambio mi soffermo volentieri in quei banchi dove c’è “della latta”…Sicuramente dopo tante ingozzate e scorpacciate di giocattoli in die-cast, resina e plastica questi oggetti mi affascinano. Non sono poi neanche così avanti con gli anni per dire che da bambino ci ho giocato e quindi ne ho nostalgia. Al massimo ho conosciuto l’ultima latta, vale a dire quella “made in Japan”, tanto per intendersi, fatta più che di latta, di suoni, luci e movimento. Invece ora ammiro e sono affascinato dai giocattoli meccanici totalmente costruiti in questo materiale; e ci tengo a precisare che non è giusto pensare alla latta come a qualcosa di “irraggiungibile”, per i prezzi astronomici che hanno raggiunto alcuni giochi, o “incomprensibile” perché ormai oggetti lontani e dimenticati, in quanto esiste tutto un mondo fatto di piccoli e umili oggetti che attraverso semplici ma ingegnosi congegni hanno fatto giocare intere generazioni di bambini e che oggi continuano ad essere replicati dalle moderne multinazionali. E qui ti accorgi di una cosa che sorprende e rammarica al tempo stesso, vale a dire che da un certo punto in poi, sul tema giocattolo, non è stato inventato più nulla, ma solo riproposizioni in chiave più moderna; e di questo te ne accorgi solo se hai la curiosità di indagare indietro nel tempo. E poi che dirvi….nel collezionare ognuno di noi fa il suo percorso evolutivo. Io ho sempre collezionato ciò che mi piace, senza per forza diventare schiavo di quella tipologia di giocattolo o di quella marca. Io mi ritengo un “curioso” e la mia mente è aperta a tutto! Anche questo, secondo me, è un modo di continuare a giocare da adulto. Voi che ne dite?