Il “pezzo” di RICAMBIO: originale SI o NO?

Vanno bene entrambi, però attenzione poi ad usare la parola “collezione”

A chi non è capitato di trovare un giocattolo rovinato o non completo e comprarlo comunque perché il prezzo era vantaggioso? Direi, almeno una volta, tutti noi anche perché oggi molti piccoli particolari o pezzi di ricambio vengono replicati in modo impeccabile, tant’è che anche l’occhio esperto non riesce a distinguere il pezzo originale da quello rifatto. Io personalmente cerco di risistemare giocattoli/modelli con ricambi di oggi (quindi replicati) solo se il materiale di allora era di scarsa qualità e mai si sarebbe potuto mantenere fino ai nostri giorni. Per il resto sono un assiduo sostenitore dell’originalità del modello in tutte le sue parti. Ma non tutti noi siamo uguali e la pensiamo allo stesso modo, anzi, ci sono persone che, vuoi per minor disponibilità finanziarie o perché solo in questo modo si divertono, tendono ad acquistare giocattoli rovinati per poi avere la soddisfazione di sistemarli e riportarli a nuovo. Sono gusti, o meglio, modi diversi di vedere il proprio divertimento e qui non si discute. Concludo tuttavia affermando che collezionare in maniera seria richiede sicuramente una disponibilità finanziaria non indifferente, per il resto tutte le altre forme di collezionismo le possiamo definire tranquillamente come puro divertimento, svago, gioco, abilità, etc..dunque ben lontano dal serio e, da alcuni ritenuto, noioso modo di concepire una collezione: quasi come una sacralità! E qui mi fermo per lasciare al vasto popolo dei collezionisti larga sentenza..

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